C'è
 un confine che non passo mai,
un limite di fronte al quale mi fermo 
muto, 
una porta che non posso aprire
e una soglia che non mi è permesso 
varcare. 
Sono lì, impotente e attonito, 
non posso fare altro che pensare
 e immaginare;
ma sento che non è abbastanza: 
allora faccio posto nei quattro
 angoli del cuore
e ti lascio entrare, se vorrai riposare gli occhi 
stanchi, 
proverò ad ascoltare i tuoi ricordi 
ti abbraccerò se avrai bisogno 
anche delle mie spalle
per portare insieme anche questa croce. 
Non 
temere: chiedi e ti dirò di sì.
Chiama senza scrupoli il mio nome,
attraverserò il confine correndo,
mi ritirerò tacendo alla fine del tormento 
con un sorriso in tasca come risarcimento.
(c) 2015 Testo di Claudio Montini
(c) 2015 foto di Orazio Nullo 

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