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lunedì 2 novembre 2015

Expo 2015 è terminato: si sarà accorto che non c'ero?

RIFLESSIONI DEL DOPO EXPO 2015






di Claudio Montini 


Sabato trentuno ottobre duemilaquindici, celebrato dal Signor Presidente della Repubblica Italiana, Milano e il mondo hanno assistito alla chiusura della fiera alimentare universale in un quartiere nuovo di zecca, nella capitale morale d'Italia, in cui ha trionfato l'inventiva architettonica e urbanistica e tecnologica.
Tutti a farsi i complimenti, a dirsi felici e gratificati dalla ricchezza umana guadagnata durante i sei mesi della manifestazione; tutti a sbandierare a destra e a manca cifre iperboliche di affluenza, di persone in coda per entrare in qualche padiglione, di pasti e alimenti esotici distribuiti senza sosta; tutti a lodare l'ordine e la pazienza di spettatori e lavoratori lodando l'estro e la tenacia che, talvolta anche gli eredi di Dante e Cristoforo Colombo, hanno saputo sfoderare alla faccia dei propri politici, dirigenti, intellettuali prezzolati che hanno fatto della polemica basata su EXPO2015 per farsi pubblicità e darsi un risalto che, le proprie effimere qualità, non avrebbero garantito loro.
Chi doveva guadagnare, ha guadagnato: non temete! Chi poteva venire a vedre il putiferio di tecnologia e costruzioni e manufatti umani frutto di ingengnosi e cervellotici geni della carta e della matita, lo ha fatto nonostante un costo non indifferente da affrontare: si partiva da oltre trenta euro a persona giornalieri... Pertanto, una famiglia di quattro persone doveva sborsare 120 euro al netto della ristorazione da consumare sul posto: per un giorno lungo il decumano poteva volatilizzarsi una cifra utile a coprire buona parte di un soggiorno in una qualsiasi località di villeggiatura, oppure pari ad almeno metà di uno stipendio da operaio di basso livello o un sussidio di disoccupazione o di cassa integrazione.
Perchè le statistiche sono bugiarde, rispetto alla realtà che ciascuno vive sulla sua pelle, me compreso: c'è molta gente che non supera i mille euro al mese e deve comunque pagare bollette e campare.
Dunque, c'è un sacco di gente che non a potuto esserci a EXPO2015 perchè la crisi e la stagnazione eonomica, in tutto simile a quella greca, non ha lasciato loro scampo, non a dato loro la possibilità di sperperare per svagarsi dalle proprie pene quotidiane, non ha lasciato più nemmeno la speranza di sperare in un futuro migliore: costretta com'è, questa gente, a inventarsi un domani giorno per giorno. 
Ora che la manifestazione è finita, ora che si inizierà a smantellare quel gioiello di design e urbanistica futurista, qualcuno si accorgerà di chi non c'era ed è rimasto fuori?
Qualcuno proverà, almeno, a interrogarsi sui suoi problemi provando a elaborare risposte e soluzioni pratiche?
Ai posteri l'ardua sentenza....

(c) 2015 Testo di Claudio Montini
(c) 2015 Foto Google Images Database "L'albero della vita"

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