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domenica 18 ottobre 2015

Il budino piemontese secondo la Jena Sabauda

QUANDO TI SENTI GIU', PREPARATI IL FLAN DI AMARETTI E CACAO: VEDRAI CHE TI TIRA SU'
(Budino alla piemontese)



di Jena Sabauda

Sarà capitato a tutti di attraversare un momento di calo delle energie, di fiacca, di malinconia: niente paura! La vostra Jena Sabauda di fiducia vi propone un rimedio gustoso: il budino alla piemontese a la moda sua. ( trad: fatto a modo suo).
Ci sono due fasi ben distinte nella preparazione: il caramello e il budino; poi dovete procurarvi uno o più stampi da budino o da plum cake, sia che lo vogliate fare come una mattonella porzionare sezionandola, sia che vogliate fare delle porzioni uniche per ciascuno; tassativamente, dovete avere una teglia a bordo alto per metterci l'acqua in cui metterete a cuocere a bagnomaria gli stampi colmi della miscela che vi spiegherò; ah dimenticavo: vi serve anche un tegamino antiaderente per fare il caramello da versare sul fondo degli stampi.
State tranquilli è meno complicato di quel che appaia.....e più buono di quel che immaginate!
Facciamo il caramello. Servono:
  • 7 o 8 cucchiai da tavola di zucchero semolato bianco (o di canna a piacere)
  • 3 cucchiai da tavola di rhum (anche marsala secco va bene)
Versate lo zucchero nel tegamino e bagnatelo con il rhum; quindi andate sul fuoco e fate sciogliere, senza mescolare ma muovendo il tegame stesso, lo zucchero fino a caramellarlo; quando è bello liquido, lo versate senza pietà negli stampi che avete scelto e lo lasciate riposare.
Ora passiamo alla miscela per il budino. Servono:
  • 8 uova di gallina intere (no, i gusci vanno nella pattumiera!)
  • 8 cucchiai da tavola colmi di zucchero semolato bianco (anche di canna a piacere)
  • 60 grammi di cacao amaro in polvere
  • 1 litro di latte di mucca (meglio intero)
  • 100 grammi di amaretti sbriciolati
In una ciotola dai bordi alti, aiutandovi con le fruste o con un frullino elettrico opportuno, mescolate tutti questi ingredienti che vi ho appena elencato avendo cura di unire il latte nello stesso momento in cui state amalgamando gli altri componenti.
Quando avete ottenuto un fluido omogeneo (ci vuole poco: mica deve montare a neve), versatelo negli stampi dove già c'è il caramello; i contenitori dovete ora metterli in una teglia dai bordi alti più grande che riempirete con acqua perchè la cottura, in forno a 180°C per 30 minuti circa, dovrà essere rigorosamente a bagnomaria: altrimenti nemmeno il Padre Eterno staccherà il caramello e il budino dagli stampi stessi....
Una volta cotto e raffreddato, va a riposare in frigorifero per almeno un'ora: va servito freddo, perciò tolto cinque minuti prima di portarlo in tavola, accompagnato da una tazzina di caffè e panna montata a parte.
Dessert o merenda che sia, la vostra giornata, dopo, sarà senza dubbio migliore!

La Jena Sabauda

(c) 2015 Testo La Jena Sabauda
(c) 2015 Immagine Orazio Nullo "Harlequin's Kitchen"

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