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sabato 15 agosto 2015

Poeti&Poesie di gran classe: Davide Zardo con Homo homini lupus su Radio Patela Magazine

Homo homini lupus

di Davide Zardo



Il cane che osserva la pioggia                          
pensando all’onnivora voglia
di bisce guizzanti, di topi,                              
di rane saltanti nell’erba
già spoglia,
di gatti fuggenti
nell’aria fendendo,
le zampe volanti,
veloci, imprendibili
il vento.
Le orecchie abbassate,
le notti acquattate
di piccoli cani uggiolanti
i guanti di pelo
un velo leggero,
gli artigli già pronti,
latenti, i denti scoperti
in un cupo sorriso,
ricordano un lupo.
Un viso allo specchio,
negli occhi di ghiaccio
un vecchio soprabito liso.


(c) 2015  Testo di Davide Zardo posted on facebook


Il lato oscuro, terribile, spietato appare e scompare come un'ombra furtiva in fondo allo sguardo anche di un buono, di un mite, di un riservato. 
E' il terreno che non vorresti mai esplorare, la stanza in cui non dovresti mai entrare, il muro che non dovrebbe assolutamente fermare le tue spalle perchè, se crolla e si apre, libera il lupo famelico disperato e frustrato dagli scherzi del destino.
Allora non c'è preghiera che scampi nè Dio in ascolto.

Claudio Montini


(c) 2015 Claudio Montini per il testo della nota a margine

(c) 2014  foto scelte da Orazio Nullo dalla rete 
(installazione per Nebbie e Altri Miracoli di Davide Zardo ed. Giallomania, presentazione in Valle Lomellina (PV) - Italy; monumento alle madri di tutti i caduti di tutte le guerre, piazzale Santo Stefano, Pavia - Italy )

 
 

  

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