Applausi, in piedi, per Nostra Signora Del Giallo: Elda Lanza
La Jena Sabauda ha letto
LA CLIENTE SCONOSCIUTA
di Elda Lanza ed. Salani 2015
di Jena Sabauda
Oggi
è il ventisei maggio duemilaquindici e ho appena terminato la
lettura del nuovo romanzo giallo della signora Elda Lanza, LA
CLIENTE SCONOSCIUTA edito
da Salani.
Sono
le cinque del mattino e sto per recarmi al lavoro; mi ritaglio sempre
almeno venti minuti per me, silenziosi e privati, tutte le mattine:
colazione e lettura mi riconciliano con la realtà, mi risintonizzano
con il mondo.
Fin
dalla prima pagina, ci si accorge che ne LA CLIENTE
SCONOSCIUTA è intervenuto
un cambiamento, c'è qualcosa di diverso, che si respira aria nuova;
Max Gilardi è più maturo, più posato e consapevole: in questo
stato di grazia, lascia più spazio ai collaboratori del suo studio.
Emergono
nuove figure complementari e importanti per le sue indagini: è come
se l'obbiettivo, prima focalizzato su Max ( pur sempre sexy e
attraente e carismatico, almeno per il suo gruppo di lavoro ), abbia
allargato la sua visuale sino a includere ed elevare al ruolo di
protagonisti anche altri personaggi, dando all'insieme un maggiore
senso di coralità che rende la Napoli immaginata da Elda Lanza più
reale e umanamente vera di quella esibita dai mezzi d'informazione di
massa.
Nostra
Signora del Giallo, Elda Lanza, è riuscita nel miracolo di cambiare
senza cambiare troppo; può sembrare un gioco di parole, ma questa è
la sensazione più forte che rimane alla fine: dunque, si merita e le
va tributato un grande applauso di congratulazione, a tutto tondo, in
piedi e con gli occhi luccicanti di soddisfazione perchè, come tutti
gli altri precedenti, LA CLIENTE SCONOSCIUTA
(edito da Salani) ti sorprende e ti delizia.
L'unico
piccolo neo, a mio modesto parere, è la fattura della copertina così
poco spessa, liscia e plastificata da sembrare fin troppo figlia
della crisi economica, sebbene abbia mantenuto l'eleganza della
grafica.
A
me erano piaciute assai le precedenti, di carta più consistente e
meno plastica, poichè adoro l'odore e la forma e la sensazione
tattile che la materia cartacea trasmette: la carta è viva e rende
ancora più vivo un libro.
Dalla
Jena Sabauda, ancora tanti complimenti e auguri per tanti altri
libri.
La
Jena Sabauda
Testo: (c) 2015 La Jena Sabauda
Foto: (c) 2015 Orazio Nullo
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