Mole tricolore di Enrico Pandiani 2011 |
LA JENA SABAUDA PRESENTA:
RISOTTO AL RAMARINO
DI TORINO
per due persone + il cane LeoneLeone in attesa del risotto di Orazio Nullo 2013 |
La Jena Sabauda inventa una nuova ricetta e la prova su chi ha sottomano, oltre a se stessa: vale a dire l'estensore di queste righe e il cane Leone che non dice mai di no alle alternative ai croccantini o alle zuppe ad hoc per i quattro zampe, studiate da fior di veterinari, specialmente se si tratta di risotto.
Bando alle ciance, parluma pa e fuma andà i man parei e parei (traduco dal piemontese: non parliamo più e muoviamo le mani così e così )!
Procuratevi:
- Un rametto di rosmarino
- Foglioline tenere di salvia
- Uno scalogno
- Burro
- Olio di oliva extravergine
- 250 grammi di riso Arborio o Carnaroli ( ma la Jena Sabauda preferisce l'Arborio)
- un bicchiere di vino bianco secco
- Pecorino romano da grattugiare al momento della mantecatura finale
- 800 ml (millilitri) di brodo di carne (più o meno 9 mestoli)
Staccate gli aghi di rosmarino dal rametto, ovvero spiumatelo delle sue sottili foglie, posandole su un tagliere dove le triterete, manualmente al coltello, insieme alle foglioline di salvia e allo scalogno.
Scaldate sul fuoco una pentola in cui avrete messo olio extravergine di oliva, una noce di burro e il trito che avete appena finito di preparare e lasciatelo andare per un minuto circa: dopodichè spegnete il fuoco e lasciate riposare il tutto almeno per un'ora.
Trascorso questo tempo, si aprono le danze con la tostatura del riso: infatti si rimette sul fuoco la pentola e si lascia soffriggere per un poco il contenuto; quindi si unisce il riso (Arborio o Carnaroli, a piacere anche se la Jena Sabauda predilige il primo che va bene anche per minestre e minestroni) e lo si tosta sfumandolo con il vino bianco, avendo cura che non attacchi sul fondo della pentola.
Si aggiunge il brodo di carne, via via, a coprire il riso e si procede con la cottura per 14 o 15 minuti, allorquando lo si mantecherà con un'altra noce di burro e il pecorino romano grattugiato avendo cura di mantenere il risotto all'onda.
Lasciatelo riposare un'attimo, il tempo di accomodarsi e di avvisare Leone del menù giornaliero approntando la sua ciotola: quindi....BUON APPETITO!
Va da sè che, se siete più di due e non avete il cane, dovete adattare le dosi indicate: comunque sia, il processo produttivo è il medesimo.
Va da sè che, se siete più di due e non avete il cane, dovete adattare le dosi indicate: comunque sia, il processo produttivo è il medesimo.
Ricetta originale di La Jena Sabauda (c) 2015
Foto di Enrico Pandiani e Orazio Nullo
Testo: Claudio Montini (c) 2015
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