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| Celle Ligure 1968 | 
E' comunque la festa del papà!
di Claudio Montini
Un figlio, o una figlia, è un'estraneo che ti arriva in casa, incapace e
 indifeso ma forte da suscitare energie e sogni e pensieri che non 
avresti mai creduto di elaborare; un cucciolo misterioso e curioso che 
trovi giusto svezzare e crescere e addestrare: ti vuole imitare, ti 
vuole somigliare, ti vuole superare e lo farà senz'altro, così come ti 
contesterà e ti detesterà solo perchè brucerà le sue ali e le sue 
energie perchè tu possa additarlo con orgoglio, perchè tu possa riposare,
 un giorno lontanissimo per entrambi, il sonno dei giusti e dire a chi 
ti dovrà giudicare: " Gli ho lasciato le mie orme perchè ami e 
segua strade oneste, ho lasciato la sua mano perchè potesse rialzarsi da
 solo, scrollarsi la polvere di dosso e, con la fronte al sole, 
ricominciare a camminare senza paure o rimpianti. Che sia uomo o sia 
donna, gli ho insegnato che sulla dignità non ci sono sconti. "
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| Livorno, 1985 | 
Per colpa o per destino, dirimerò la questione altrove, a me non è 
toccata questa meravigliosa complicazione dell'esistenza, pertanto non 
ho nulla da festeggiare, non ho cravatte o dopobarba o cinture da collezionare: ma ti ricordo con immutato affetto, così come 
ricordo quelle ultime parole mentre lottavi per non morire (sono stato 
l'unico, di noi tre fratelli e una sorella, a godere di questo 
"privilegio" quasi trent'anni fa).
Ricordo tutto, o quasi, e mi fa male come solo la nostalgia sa fare; perciò, ovunque tu sia, so che mi ascolti e mi vedi e stai cacciando indietro i goccioloni dagli occhi, tirando fuori il fumo di una marlboro per non farti vedere: quindi, auguri Carlo, detto Carletto, mio per sempre papà!
Ricordo tutto, o quasi, e mi fa male come solo la nostalgia sa fare; perciò, ovunque tu sia, so che mi ascolti e mi vedi e stai cacciando indietro i goccioloni dagli occhi, tirando fuori il fumo di una marlboro per non farti vedere: quindi, auguri Carlo, detto Carletto, mio per sempre papà!
testo: (c) 2015   Claudio Montini    
foto:  
(c) 1968  Elda Callegari, 
(c) 1985 Roberto Montini    


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