LA CLASSE NON E' ACQUA
Elda Lanza IL
VENDITORE DI CAPPELLI ed. Salani
Il venditore di cappelli di Elda Lanza 2014 SALANI ED. |
Se
siete alla ricerca di un'ottimo regalo per Natale, sobrio ed
elegante, raffinato ma non impegnativo, adatto ad ogni circostanza,
IL VENDITORE DI CAPPELLI di Elda Lanza (edito per i tipi di Salani) è
il Romanzo che fa al caso vostro.
Non
è un errore di battitura: la maiuscola, nell'appellare questa
recente opera dell'arzilla novantenne scrittrice piemontese, è
ampiamente meritata e quant'altro mai sintomatica dell'eccellente
lavoro svolto su trama e personaggi che ah portato alla realizzazione
di un Romanzo, con la maiuscola appunto, capace di accrescere il
proprio valore ad ogni volger di pagina.
Anche
chi non avesse incontrato NIENTE LACRIME PER LA SIGNORINA OLGA (2012)
o IL MATTO AFFOGATO (2013) e, pertanto, si trovasse di fronte a Max
Gilardi per la prima volta, non faticherebbe a riconoscere un
guerriero onesto e senza spada, come può esserlo un'avvocato votato
alla giustizia e alla verità non solo processuale ma non alla
vittoria a tutti i costi: un cavaliere solitario con un piede nel
passato e lo sguardo dritto e aperto, non già sul futuro, ma sul
mondo che lo circonda tutti i giorni senza prospettiva di lungo
periodo.
Qualcuno
dirà che è il solito fatalista napoletano ma Napoli è un teatro di
posa, appena abbozzato quanto Milano nella prima opera, in cui si
muovono i personaggi di una storia dove l'intrigo, il delitto, il
sotterfugio rimangono un pretesto per raccontare, illustrare e
mettere a nudo la vasta gamma di sentimenti e di stati dell'animo
umano: dall'amore all'amicizia, dall'ingordigia alla ferocia di chi
muove fili e e cose per interessi loschi e personali, dalla paura di
vivere il presente e la sua promessa di futuro stabile e felice
contro la paura di offendere il passato dimenticandolo, dalla
tentazione di vivere alla giornata rispetto a quella di seguire
quotidianamente l'istinto, purchè esso sia incanalato e instradato
lungo i binari del dovere morale e della giustizia equanime.
Elda
Lanza distilla una storia di riciclaggio di denaro sporco attraverso
l'alta società napoletana, stile di vita e attività filantropiche
comprese, in cui gli anelli deboli della catena del malaffare
scelgono la via del pentimento e finiscono nella terra degli
scomparsi; volente o nolente, le risposte le troverà Max Gilardi del
quale vediamo compiersi un'arco della parabola umana, nel frattempo.
Infatti,
l'ex giovane commissario di Pubblica Sicurezza ( oggi si dovrebbe
dire vicequestore ) e ora brillante avvocato del foro partenopeo
dovrà smettere i panni del giovanotto poco incline a sistemarsi e
farsi uomo e padre grazie a un colpo fortuito del destino (
conosciuta Paola Gretel, ogni lettore alla fine sarà d'accordo con
me ): questo gli metterà accanto una donna, preziosa come i gioielli
che disegna con geniale abilità, verso cui lui dimostrerà affetto e
rispetto ma non la stessa intensità d'amore che l'attrae verso la
pericolosa antieroina, affascinante e pernicioso fulcro della vicenda
intera.
Tutto
questo distillato viene confezionato dalla signora Lanza con
elegantissima sobrietà e affascinante garbo, con buon gusto e ottimo
taglio sartoriale aggiungerei, in una struttura narrativa e lessicale
e sintattica che supera i canoni del noir o del giallo perchè lieve
come pizzo al tombolo, frusciante come lucida seta orientale ma solida
e tesa come corde di violini, viole e violoncelli accompagnano gli sviluppi de IL
VENDITORE DI CAPPELLI mentre, pagina dopo pagina, si proietta
dentro al lettore.
E'
questo il tratto saliente, la cifra del genio, la potente bellezza de
IL VENDITORE DI CAPPELLI così come de IL MATTO AFFOGATO
e NIENTE LACRIME PER LA SIGNORINA OLGA: il Romanzo esce dalle
righe e dai capoversi per materializzarsi come se il lettore stesse
vedendo un film!
Le
descrizioni essenziali di personaggi, luoghi cose, stati d'animo e i
dialoghi asciutti, diretti e mai banali ma illuminanti, l'assenza di
particolari scabrosi o cafonaggini gratuite ( che sembrano tanto
piacere agli agenti letterari contemporanei ) stimolano
automaticamente la fantasia, la sensibilità, l'intelligenza del
lettore a corroborare ciò che trova sulla pagina proiettando dentro
di se lo svolgimento della vicenda di un cappellaio scomparso e
riapparso con una bella moglie slava, regina di denari e di intrighi
poco puliti, di un avvocato ancora poco maturo che se ne innamora ma
sufficientemente acuto da avvertirne la pericolosità e della sua
diuturna lotta per dare giustizia anche ai perdenti.
Se
dunque volete offrire un regalo che vi faccia fare bella figura,
accaparratevi questo libro di ELDA LANZA, IL VENDITORE DI
CAPPELLI, in libreria grazie a EDIZIONI SALANI: donerete uno
scrigno colmo di tutto quello che vi ho detto ma anche di ottima
lingua italiana, scevra da turpiloqui, pulita e corretta senza essere
datata nè sofisticata ma scorrevole e gradevole e piacevole come
ogni cosa fatta a regola d'arte, con onestà e passione.
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