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domenica 31 marzo 2013

Decima puntata - Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

Alla ricerca della pietanza perduta       di Parmigiano Gionata & Bruno Speck - Decima puntata


Le nuove regole della casa furono accolte con grande sollievo tanto dal popolo della credenza che da quello del frigorifero.
Nessun prodotto sarebbe stato bandito o eliminato, ma tutti sarebbero stati ridimensionati e diversamente abbinati tra loro.
La bilancia di casa acconsentì a concedere una tregua nello stato di agitazione: si trattava di una grossa apertura di credito nei confronti dei bipedi, che davano l'impressione di aver intrapreso una seria campagna di decrescita.
Poche regole applicate ai piatti di tutti i giorni, facili da tenere a mente e da seguire con regolarità: non c'erano tabelle o programmi da seguire a tutti i costi perchè l'arbitro, preposto a fischiare i falli e sanzionare i comportamenti irregolari, era la coscienza personale e l'amore ritrovato per sè stessi.
Quando si ama, l'imperativo categorico che chiama a raccolta tutte le nostre forze è donare benessere e felicità all'oggetto del nostro amore: è una missione in cui la coscienza si libera dell'istinto e sferza ogni trasgressione.
Abbiamo già tutto nelle nostre mani e nel nostro animo, dobbiamo solo scegliere cosa fare.
Da tempo cercavano fuori sostegni, consigli, idee, sostanze e prodotti e pietanze che potessero ridare la felicità e la salute; credevano che esistessero pietanze perdute che, per miracolo, saziassero il corpo e rinfrancassero lo spirito senza danneggiare il giro vita e il resto dell'organismo: poveri bipedi illusi, esemplari lampanti di homo sapiens sapiens solo sulla carta non si rendevano conto di avere a portata di mano ogni soluzione.
Dunque, la pietanza perduta, miracolosa perchè in grado di saziare lo stomaco e l'anima senza nuocere al giro vita, non esiste:  una combinazione di fattori e di alimenti che ogni giorno accompagnano la nostra vita sono i soli a determinare la nostra salute.
Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma: tre secoli e oltre fa, forti di questa idea, alcuni bipedi si convinsero della capacità di trasformare il piombo in oro e fallirono; tuttavia, aprirono la strada a una nuova forma di pensiero che, applicata alla storia che vi abbiamo raccontato, ha prodotto risultati superiori ai precedenti "metodi" e, in ogni caso, tangibili.
La riorganizzazione dello stile di alimentazione, concernente la regolarizzazione degli apporti e la riduzione anche massiccia di alcuni componenti, dopo un'anno di applicazione ha portato alla perdita di quattro taglie nei vestiti, una decina di chili di peso corporeo e altrettanti centimetri nel giro vita.
Il tornare a ballare dentro ai vestiti e a indossarne altri che erano irrimediabilmente stretti è la migliore soddisfazione per ogni persona di un certo peso.
A onor del vero, il monitoraggio costante e le visite di controllo a cadenza bimestrale hanno evidenziato alti e bassi nel percorso verso la decrescita felice: ma la puntuale indicazione delle correzioni da apportare, l'atteggiamento empatico verso il paziente della dottoressa e le altrettanto puntuali rilevazioni del diario alimentare incoraggiano un cauto ottimismo per il futuro, spronando a non adagiarsi sui già buoni risultati del passato.
Se la ricerca della pietanza perduta può dirsi conclusa, non così il cammino verso la decrescita felice e la salute che vien mangiando: è un cammino che non si compie da soli ma con validi amici, come l'esperienza di chi studia queste cose e la volontà di chi l'affronta a volersi bene... per piacere e per piacersi!

Gionata Parmigiano     -  D E C I M A   P U N T A T A  -     Bruno Speck

Grazie alla dottoressa Maria Chiara Villa specialista in Scienza della Nutrizione per i suoi consigli 
Grazie a Orazio Nullo per la scelta delle immagini di tutte le puntate




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