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lunedì 18 febbraio 2013


RADIO PATELA

E’ ancora il mezzo più potente
per l’informazione impertinente:
rotocalchi in onda senza orari,
con voci e ricami di pettegolezzi vari.
Lo cantava De Andrè tanto tempo fa
ascoltandola fuori dalla sua città:
“ Come dall’arco la freccia scocca
la notizia vola di bocca in bocca “.

Cambia la gent, pasan i stagion
quand ghè i suk ghè nò i amlon
se la sunada l’è sempar quela
t’è anca ti vun ad Radio Patela!

Non ci sono antenne né trasmettitori,
neppure microfoni e registratori:
sono le lingue sciolte i soli redattori
che attraggono curiosi ascoltatori.
Giudizi inappellabili e taglienti,
rivelazioni pruriginose e scottanti,
corna vissute e parentele ingombranti:
Tutti sono protagonisti e sono importanti.

Prima gh’era i pruverbi in t’la stala
a fat cacià giù ogni bala
adess ghe la television c’l’at ciula:
cunsulumas tuti cun  Radio Patela.

Dal Brallo fino a Palestro e Certosa
cambia cadenza ma non riposa;
dalle vigne di San Damiano spumeggianti
alle risaie di Sartirana e Mede gracidanti,
torna pure al tuo campanile solo per i Santi:
trovi sempre qualcuno, in agguato o in attesa,
pronto ad aggiornarti con la lingua accesa
integrando a fantasia ogni passo e ogni spesa.

Disan che tut al mond l’è paes:
african rumeni albanes e cines,
sensa dì gnent e cun cautela,
i han tirà su anca lur  Radio Patela.

Forse a Pavia, Vigevano e Voghera,
piene di pendolari e gente straniera,
non riesce più a farsi ascoltare
come un saggio che non sa più insegnare.
Saranno più evoluti quelli di città
ma sciamano da noi in cerca di tranquillità,
alimentando il chiacchiericcio spietato,
tipico dei nostri paesi di cui v’ho cantato.

Cambia la gent, pasan i stagion:            
quand ghè i suk ghè nò i amlon.
Se la sunada l’è sempar quela,
t’è anca ti vun ad Radio Patela!










Post scriptum.......
......... traduzione dei ritornelli per tutti gli extrapavesi



Cambian le persone, passan le stagioni:
quando è tempo delle zucche non ci sono più i meloni.
Se la morale della Storia è sempre quella
anche tu sei uno di Radio Pettegola

Prima c’erano i proverbi raccontati nella stalla
a farti credere ad cosa, ad ogni balla.
Adesso c’è la televisione che t’imbambola:
consoliamoci tutti con Radio Pettegola

Si dice in giro che tutto il mondo sia paese:
africani rumeni cinesi e qualche albanese,
senza dir nulla e con grande cautela
hanno messo in onda la loro Radio Pettegola

Cambian le persone, passan le stagioni:
quando è tempo delle zucche non ci sono più i meloni.
Se la morale della Storia è sempre quella
anche tu sei uno di Radio Pettegola


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